Fondo perduto per ASD e SSD: solo chiacchiere o sta maturando qualcosa?

Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, nella diretta “Instagram” di ieri, martedì 9 giugno 2020, oltre alle indennità dei 600 euro per aprile e maggio, ha parlato del tema del “contributo a fondo perduto per ASD e SSD”, quasi come cosa fatta per le “15 mila asd e ssd che gestiscono impianti sportivi”!

La domanda “sembra” potersi materializzare a partire da lunedì 15 (e per una settimana) per le 15 mila associazioni che hanno uno o più contratti di locazione (che devono essere stati registrati all’Agenzia delle Entrate).
“Non sarà un click-day – afferma nella diretta il Direttore dell’Ufficio dello Sport, Giuseppe Pierro – ci sarà la possibilità per tutti tranquillamente di prendersi il tempo per presentare la propria domanda”.

I dati necessari saranno quelli dei contratti di locazione, di chi ha potuto usufruire della riduzione del 50% (art. 216, c. 3, D.L. 34/2020 D.L. Rilancio) o di altre misure dei decreti, sia per impianti privati che impianti pubblici (non vale per chi usufruisce dell’impianto in comodato gratuito e pertanto non ha costi di locazione). Una volta fatta la raccolta delle domande delle ASD e delle SSD richiedenti il fondo perduto, si farà un riparto delle risorse disponibili (si parla di risorse complessive di 51 milioni di euro).

Vi terremo aggiornati non appena saranno disponibili sul sito i criteri (non ci sarà preclusione per chi ha fatto domanda per il finanziamento a tasso zero del credito sportivo, mentre dovrà essere riscontrata l’iscrizione al Registro Coni).

Nella settimana successiva, presumibilmente dal 22 giugno 2020, sarà possibile estendere alle ASD e SSD la possibilità di chiedere contributi a fondo perduto in base a diversi criteri (tipo il numero dei tesserati).