Scelti i commercialisti per il deposito del Runts

Possono effettuare il deposito del Runts solo i commercialisti iscritti alla sezione A dell’Albo dei commercialisti.

I commercialisti sono in prima linea negli adempimenti del Registro unico nazionale del Terzo settore. Per i professionisti che sono iscritti all’albo si aprono delle opportunità per quanto riguarda la riforma dell’operatività del Registro, prevista per aprile 2021. Hanno già avuto l’opportunità di partecipazione nell’organo di controllo e collegio sindacale degli enti del Terzo settore (Ets). Modalità che scattano al superamento di alcune soglie o con modalità automatiche in relazione al modello giuridico prescelto.

E’ stato assegnato questo ruolo ai commercialisti perché loro già rientrano tra i soggetti scelti per il deposito degli atti relativi agli enti iscritti nel Registro, insieme al legale rappresentante dell’ente e agli amministratori abilitati dall’ente stesso come sancisce l’articolo 20 comma 2 Dm 106/20. I commercialisti sono l’unica categoria ammessa ad eseguire gli adempimenti degli Ets, l’importante è che rispettino i limiti previsti. I commercialisti devono essere iscritti nella sezione A dell’albo dei dottori commercialisti. In sede di deposito spetta al commercialista indicare tutte le proprie generalità e quindi anche l’iscrizione alla sezione A. Il deposito degli atti di aggiornamento spetta invece al legale rappresentante dell’Ets e agli amministratori delegati (in mancanza ai componenti dell’organo di controllo dell’ente).

Il commercialista può quindi depositare gli atti di iscrizione dell’ente al Runts ma solo a seguito di uno specifico mandato effettuato dal legale rappresentante dell’ente stesso. E’ lo stesso ragionamento che vale per i documenti contabili (come ad esempio il bilancio di esercizio) che per gli Ets che non esercitano l’attività in forma di impresa, devono essere depositati presso gli uffici del Runts entro il 30 giugno di ogni anno. Sarà poi compito dell’ufficio di competenza verificare la conformità dei documenti entro 60 giorni.

Il Sole 24 Ore del 21/01/2021 pag. 28 a firma Maurizio Postal e Gabriele Sepio

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