Riforma della riscossione – stop all’aggio

A partire dal 1 Gennaio 2022 è stato inserito un nuovo modello di cartella di pagamento, per i carichi affidati all’agente della riscossione, che prevede l’assenza dell’aggio.

Il provvedimento del 17 Gennaio (n. 14113/2022) prevede che:

• non ci siano oneri di riscossione, che prima erano fissati al 3% o 6% delle somme iscritte a ruolo riguardanti i pagamenti non oltre i 60 giorni;
• non vi sia neanche l’1% delle somme iscritte a ruolo.

Per questa cancellazione, la legge di bilancio ha garantito 990 milioni di euro a partire dal 2022 e quindi la nuova norma dell’art. 17 del D.Lgs. 112/99 prevede che le cosiddette spese esecutive siano solo a carico dei debitori.

Bisogna però dire che sono in ritardo con questa modifica per due motivi:

• TEMPO TECNICO: il tempo che va dall’affidamento, poi la trasformazione in cartella ed infine la successiva notifica;
• SOSPENSIONE A CAUSA DEL COVID: per cui la consegna degli atti è stata fermata dall’8 Marzo 2020 al 31 Agosto 2021; per questo motivo 60 milioni di questi sono rimasti fermi, anche se negli ultimi mesi 4/5 milioni sono riusciti a registrarli, ma ne restano comunque 55/56 milioni di vecchi atti ancora da notificare.

Questi ultimi essendo stati affidati l’anno scorso, prevedono ancora l’aggio e quindi solamente quelli che saranno registrati dal 1 Gennaio 2022 ne saranno privi.

Per quanto riguarda invece la seconda fase della riforma della riscossione, è affidata alla delega fiscale e alla sua attuazione.

Questa fase ha come obiettivi principali il recupero di:
– efficienza
– semplificazione

In aggiunta a questi scopi c’è anche quello della riorganizzazione che deve trasferire le attività e le funzioni svolte dall’agente nazionale della riscossione all’agenzia delle entrate.