Verso la completa attuazione della Riforma del Terzo Settore
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In breve
I nuovi regimi fiscali decorrono dal 1/1 dell’anno successivo al benestare della Commissione Europea. Il RUNTS, attivo dal 23/11/2021, attende tale placet. Odv e Aps attendono il regime di favore con l’inizio del 2023.
Il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, in un recente incontro ha comunicato “l’avvio formale della interlocuzione ufficiale con la Commissione europea, attraverso l’invio di documenti descrittivi, sui nuovi regimi fiscali per il terzo settore”. Questo costituisce il tassello fondamentale per poter dare piena attuazione alla Riforma del terzo settore, senza il quale i regimi fiscali non possono decollare (se il benestare arriva entro la fine del corrente anno, i regimi fiscali possono essere attivi dal 1/1/2023).
Conto alla rovescia anche per le Onlus che, ottenuto l’ok da Bruxelles, saranno tenute ad iscriversi nel RUNTS nel termine del 31 marzo del periodo d’imposta successivo a quello in cui la Commissione Ue avrà disposto l’autorizzazione. Tuttavia alle Onlus, che si iscrivono al registro prima di tale data, viene garantito in continuità con l’attuale regime, l’applicazione di alcune misure agevolative per gli ETS (enti del terzo settore); inoltre le attività di interesse generale non dovranno essere più rivolte ai soli soggetti svantaggiati.
Lo svolgimento delle attività diverse dovrà essere monitorato in modo differente dalle attività principali, in quanto quelle “diverse” dovranno essere secondarie e strumentali a quelle principali; in pratica dovranno essere esercitate per la diretta realizzazione di quelle principali, ovvero delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, perseguite dall’ETS.
Infine, viene ricordato che il D.Lgs. n. 117/2017 prevede che gli ETS possono riconoscere ai propri dipendenti retribuzioni/compensi non superiori al 40% rispetto a quelli previsti, per le medesime qualifiche, dai contratti collettivi, mentre fino ad oggi il vincolo per evitare la presunzione di distribuzione indiretta degli utili era fissato al 20%.
Il Sole 24 Ore del 22 settembre 2022, pag. 48, a firma di Ilaria Ioannone e di Gabriele Sepio
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