Le novità del Decreto in materia di sicurezza negli sport invernali
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In breve
A distanza di un anno dall’entrata in vigore del d.lgs. 40/2021, che ha previsto diverse novità per gli sport invernali, mancano ancora alcuni decreti previsti dalla Riforma che dovevano essere emanati dalle autorità preposte in materia
Dal 1° gennaio 2022 è in vigore il d.lgs. 40/2021 in materia di sicurezza nelle discipline invernali, che ha introdotto diverse novità per quanto riguarda lo svolgimento delle attività sulle piste da sci. Infatti, per accedere alle piste è stato introdotto l’obbligo di polizza assicurativa per la responsabilità civile per danni causati a terzi. Inoltre, è fatto divieto di sciare in stato di ebrezza, con sanzioni amministrative molto severe, che possono arrivare anche al ritiro dello skipass.
Il decreto prevedeva, entro un anno dalla sua entrata in vigore, per l’attuazione di alcuni aspetti, l’emanazione di specifici atti da parte delle autorità preposte. Le Regioni e le Province autonome hanno così provveduto al loro compito di individuare le cosiddette “aree sciabili” e di adeguare le proprie normative in materia di sicurezza individuale e collettiva nella pratica degli sport invernali alle disposizioni di legge.
È stato invece prorogato di un anno il termine per i gestori delle piste e degli impianti di risalita di adeguare le aree in concessione alle prescrizioni contenute nelle norme del decreto.
Il Ministero della salute ha emanato il decreto 30 giugno 2021 sulle caratteristiche tecniche e di omologazione che i caschi protettivi devono assicurare, inoltre questi sono divenuti obbligatori per i soggetti minori di diciotto anni per la pratica delle attività invernali (art. 17 d.lgs. 40/2021). Invece, non è ancora stato pubblicato l’apposito decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti teso ad aggiornare le norme in materia di segnaletica nelle aree sciabili. In questo caso non è stabilito alcun termine per la sua emanazione.
Altro aspetto che non è stato ancora definito, e non è soggetto a scadenza, riguarda il d.p.c.m. che dovrebbe definire i parametri per la valutazione della qualità degli impianti sciistici, tenendo conto, attraverso specifici criteri, delle condizioni generali delle strutture e della loro sostenibilità ambientale, predisponendo appositamente una griglia di valutazione con cinque categorie segnalate da “fiocchi bianchi”.
Alle Regioni e alle Province autonome è demandato anche il compito di disciplinare le modalità di individuazione e formazione dei direttori di pista. La Regione Lombardia, con il decreto n. 14169 del 5 ottobre 2022, ha previsto uno specifico corso per “direttore delle piste da sci”, con il rilascio del diploma di certificazione.
Un’ultima novità importante introdotta dal decreto è in tema di disabilità. Viene previsto l’obbligo per gli sciatori disabili di accompagnamento con personale formato da a.s.d. operanti nell’ambito della disabilità e iscritte nel Registro Nazionale delle attività sportive dilettantistiche. Dovrà però essere chiarito se i soggetti accompagnatori possano anche appartenere a s.s.d. o Enti del Terzo Settore e se l’iscrizione degli organismi sportivi debba essere nella sezione pubblica paralimpica del Registro oppure in un’apposita che verrà attivata successivamente.
ItaliaOggi di sabato 14 gennaio, ‘Un anno di riforma degli sport invernali, ma mancano ancora dei decreti’, a firma di Matteo Pozzi
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