Presentati i nuovi Avvisi Pubblici nell’ambito del progetto “Sport Di Tutti”
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In breve
Al via gli interventi per presidi sportivo-educativi destinati ad aree disagiate, categorie vulnerabili, attività in carcere, sostegno sociale e attività nei parchi
Sono state presentate alcune misure di sostegno sociale, su iniziativa del Ministro per lo Sport e i Giovani e per il tramite del Dipartimento per lo Sport, in collaborazione con Sport e Salute S.p.a., finalizzate alla realizzazione di attività di natura sportiva ed educativa gratuita, svolte attraverso presidi situati in quartieri disagiati e rivolte a tutta la comunità.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Sport e Integrazione”, tramite il quale il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Sport e Salute S.p.A. intendono promuovere politiche di integrazione attraverso la rete associativa sportiva di base e gli Enti del Terzo Settore di ambito sportivo, realizzando percorsi e azioni mirate a favorire il dialogo sociale, l’inclusione e il contrasto alle discriminazioni, nonché stili di vita sani e un miglioramento delle condizioni di salute e benessere psico-fisico degli individui, migliorando la coesione sociale delle comunità.
Sono disponibili 4 nuovi Avvisi pubblici rivolti alle A.s.d., S.s.d., Enti del Terzo Settore di ambito sportivo e Comuni per interventi destinati alla realizzazione di presidi in aree di disagio sociale e a rischio emarginazione, progetti di inclusione, attività negli istituti di pena, anche minorili, e interventi per la sistemazione di aree attrezzate per l’attività motoria nei parchi urbani.
L’intervento vale complessivamente 15,7 milioni di euro.
Le domande dovranno essere presentate attraverso la piattaforma informatica sul sito di Sport e Salute a partire dalle ore 12.00 del 24 febbraio 2023 e sino alle ore 12.00 del 24 marzo 2023.
Quartieri
Il Progetto vuole sostenere l’associazionismo sportivo di base che opera in contesti territoriali difficili, in collaborazione con altri soggetti operanti sul territorio, utilizzando lo sport e i suoi valori educativi come strumento di sviluppo ed inclusione sociale. Gli obiettivi, da realizzarsi nell’arco di due anni sono:
– offrire un presidio alla comunità di riferimento che diventi un centro di aggregazione sul territorio, al fine di garantire lo svolgimento di attività sportive ed educative;
– garantire il diritto allo sport e abbattere le barriere economiche di accesso allo sport per soggetti di tutte le fasce d’età e in condizioni di svantaggio economico;
– creare e valorizzare modelli di intervento che possano essere replicabili anche in altre realtà grazie a cofinanziamenti con altri soggetti pubblici o privati;
– offrire un programma di attività comprensivo di attività sportive, educative e sociali destinate a diverse fasce di età, con particolare attenzione a bambine e bambini, ragazze e ragazzi, donne, uomini e persone over 65.
Inclusione
I progetti dovranno utilizzare lo sport come strumento educativo e di prevenzione del disagio sociale e psicofisico, sviluppo e inclusione sociale, recupero e socializzazione, integrazione dei gruppi a rischio emarginazione e delle minoranze, garantendo un percorso di sostegno e un’opportunità di recupero per i soggetti fragili, a rischio di devianza e di emarginazione, inseriti anche in contesti difficili.
I finanziamenti saranno previsti per progetti di associazioni che lavorano con categorie vulnerabili, soggetti fragili e a rischio devianza e su temi sociali, quali:
– lo sport come strumento di prevenzione e lotta alle principali dipendenze giovanili, quali quelle da sostanze stupefacenti, alcool, ludopatia, nuove dipendenze digitali, disturbi alimentari (anche presso centri di recupero);
– lo sport contro la povertà educativa e il rischio criminalità;
– lo sport come strumento di prevenzione e lotta all’obesità in età pediatrica;
– lo sport a sostegno dell’empowerment femminile e contro gli stereotipi e la violenza di genere.
Dovrà essere previsto lo svolgimento di attività sportiva gratuita, per almeno 2 ore a settimana, in favore dei beneficiari, per l’intera durata del progetto, fissata in 24 mesi. Le attività sportive destinate agli studenti dovranno essere svolte in orario extracurricolare e dovranno garantire continuità nell’arco della stagione sportiva. È necessario il coinvolgimento di mimino 50 beneficiari, per l’intera durata del progetto, nello svolgimento di attività sportive.
Carceri
Il Progetto promuove lo sport come strumento ed opportunità di rieducazione per i detenuti, attraverso il potenziamento dell’attività sportiva negli Istituti Penitenziari per adulti e minori, in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità. Gli obiettivi sono:
– promuovere attraverso la pratica dell’attività sportiva un percorso di sostegno nonché un’opportunità di reintegrazione dei detenuti, tramite l’attivazione di tirocini sportivi e formativi retribuiti;
– fornire competenze di ambito sportivo, educativo e sociopsicopedagogico al personale dell’Amministrazione Penitenziaria, ai detenuti e agli operatori sportivi che operano in carcere;
– sviluppare programmi di attività sportiva destinati alla popolazione detenuta adulta presso gli Istituti Penitenziari e ai minorenni che si trovano in custodia cautelare e pena detentiva presso gli Istituti Penali per i Minorenni (IPM), gli Uffici di servizio sociale per i minorenni, Centri diurni polifunzionali e la rete delle Comunità ministeriali e del privato sociale che collaborano con i Servizi minorili della Giustizia.
– inserimento di persone detenute (al termine della pena o in periodo di libertà vigilata o di custodia cautelare) o di personale dell’amministrazione penitenziaria, in funzioni tecnico organizzative negli organici delle A.s.d. e S.s.d., previa partecipazione ad adeguati percorsi formativi realizzati in collaborazione con la Scuola dello Sport di Sport e salute e gli Organismi Sportivi.
Il progetto deve rivolgersi ai detenuti degli Istituti Penitenziari per adulti e minori e ai giovani di età compresa tra i 14 e i 25 anni compiuti, in carico agli Uffici di Servizio sociale per i minorenni, sottoposti alla misura cautelare prevista dall’art. 22 del D.P.R. 448/88.
Si dovrà garantire lo svolgimento di attività sportiva gratuita, per almeno 2 ore a settimana, per i 18 mesi di durata del progetto.
Parchi
Il Progetto, nato dalla collaborazione tra Sport e Salute S.p.a. e Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), ha l’obiettivo di realizzare nuove aree sportive attrezzate all’interno di parchi comunali pubblici e spiagge, attraverso la dotazione di strutture fisse per lo svolgimento di attività sportiva all’aperto a corpo libero. I comuni interessati dovranno cofinanziare ogni realizzazione, con un contributo pari al 50%, e prevedere l’adozione delle aree attrezzate, per un minimo di due annualità, da parte di Associazioni o Società sportive dilettantistiche operanti sul territorio, che assicurino la manutenzione delle aree e delle attrezzature annesse.
Con questo finanziamento si vogliono incentivare corretti e sani stili di vita, promuovendo nuovi modelli di pratica sportiva all’aperto e favorire sinergie di scopo tra Comuni e associazioni sportive.
Per poter presentare la propria candidatura, i comuni dovranno mettere a disposizione un’area, all’interno del proprio territorio comunale, avente le seguenti caratteristiche:
– dimensioni di almeno 300 mq in area pianeggiante;
– essere interna ad un parco pubblico urbano o una spiaggia di proprietà e nella completa disponibilità del Comune proponente;
– essere priva di barriere architettoniche;
– essere dotata di un impianto di illuminazione funzionante che permetta lo sfruttamento dell’area attrezzata anche in orario serale;
– essere compatibile a livello urbanistico e ambientale alla tipologia di fornitura proposta nell’ambito del progetto.
I beneficiari delle nuove installazioni saranno: giovani, adulti, over 65 e persone con disabilità.
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