Ammortizzatori per limitare l’impatto della Riforma
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In breve
Nel corso della sua audizione alla Camera nell’ambito dell’indagine sul lavoro sportivo, il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi ha fatto il punto sulla Riforma dello sport e il suo impatto economico
È prevista la creazione di un fondo per ammortizzare l’impatto della Riforma, che non sarà ulteriormente rinviata ed entrerà in vigore il prossimo luglio. L’obiettivo è limitare gli oneri fiscali e tributari entro i prossimi cinque anni, con il lavoro di tutti i soggetti che operano nel settore sportivo e anche con la collaborazione del Parlamento, per una migliore attuazione e applicazione della nuova normativa.
Nel corso della sua audizione, il ministro ha poi evidenziato l’importanza e la necessità delle nuove norme sul lavoro sportivo, per superare alcune problematiche presenti nello sport, come il dualismo tra dilettanti e professionisti. Attualmente, la qualifica di settore professionistico è lasciata alla libera determinazione delle Federazioni, indipendentemente dalla dimensione economica della disciplina (solo quattro Federazioni su 45 hanno almeno un livello di professionismo). Secondo il ministro, sarebbe infatti opportuno trovare un parametro oggettivo per qualificare un settore come professionistico o meno.
Altro problema di questo dualismo, che dovrebbe risolversi con le nuove regole, riguarda la varietà e diversità di associazioni e società confluite nel tempo nell’area del dilettantismo, che è arrivato a comprendere sia le piccole realtà sia i grandi organismi sportivi che svolgono attività di vertice, pur applicandosi per entrambe le medesime norme.
La nuova normativa sul lavoro sportivo risolverà anche il problema dei compensi degli sportivi dilettanti, che fino ad adesso sono stati inquadrati come redditi diversi, con la conseguenza, per i soggetti percettori, di non vedersi riconosciute le tutele previdenziali e assicurative Inps e Inail.
Infine, il ministro è intervenuto sul nuovo Registro, istituito con il d.lgs. 39/2021, di Sport e Salute e sui suoi rapporti con il vecchio Registro Coni. L’obiettivo è semplificare la questione, arrivando ad adottare un registro unico, unendo le banche dati, anche per altri istituti, come la medicina dello sport o le scuole dello sport. Queste semplificazioni aiuteranno a ridurre l’impatto economico e attuare nel migliore dei modi la Riforma.
ItaliaOggi di sabato 25 febbraio, ‘Ammortizzatori per la riforma’, a firma di Michele Damiani
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