Agosto 2023 & Esenzione Iva per lo sport … Calma e gesso!

Dal 17 agosto (data di entrata in vigore della legge 112/2023, di conversione del D.L. 75/2023) le prestazioni di servizi strettamente connessi con la pratica dello sport, inclusi quelli didattici e formativi, rese nei confronti di persone che praticano lo sport, entrano nel regime di esenzione Iva. Questo provocherebbe l’obbligo, per tutte le Asd, di dotarsi di una partita Iva (se sprovviste) per seguire i corretti adempimenti. Ma le criticità ci fanno propendere per evitare questo “anticipo azzardato”; vediamole insieme:

• la mancanza di coordinamento con le disposizioni contenute nel D.L. 146/2021, che proprio in coerenza con la Direttiva Ue 112/2006, ha previsto l’esclusione Iva dal 1/7/2024;
• il disegno di legge delega fiscale, agli articoli 7 e 9, legge 111/2023, si propone di intervenire per smussare alcune criticità della disposizione destinata a entrare in vigore il 1° luglio 2024;
• il D.L. 75/2023 (ora legge di conversione 112/2023) attrae in regime di esenzione anche i corrispettivi specifici delle Ssd che il D.L. 146/2021 avrebbe posto in regime di imponibilità Iva dal 1/7/2024;
• la mancanza di un preventivo coordinamento con la Commissione Ue potrebbe portare ad una nuova procedura di infrazione;
• fino al 1 luglio 2024 rimane in vigore (in quanto mai abrogato) l’art. 4 del Dpr n. 633/72 per cui potrebbero restare fuori campo Iva i corrispettivi ricevuti da soci, associati e partecipanti nonché da altre associazioni facenti parte di unica organizzazione.

Si potrebbe, dunque, evitare per le piccole Asd l’obbligo dell’apertura della partita Iva, almeno fino al 1° luglio 2024, continuando a considerare i “corrispettivi specifici” fuori dal campo di applicazione Iva.

Il Sole 24 Ore di martedì 22 agosto 2023, pag. 20, a firma di Andrea Mancino e Gabriele Sepio