FIP : Linee Guida per la predisposizione dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione
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In breve
I Modelli di Organizzazione e Gestione rappresentano un adempimento obbligatorio per le società e associazioni sportive alla luce della Riforma dello Sport
La Riforma dello Sport ha previsto importanti novità in tema di lotta contro gli abusi sui minori, contro le molestie e le varie forme di discriminazione nello sport.
L’art. 33, D.lgs. n. 36/2021, infatti, prevede che ai minori che praticano attività sportiva si applica quanto previsto dal decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 39, recante attuazione della direttiva 2011/93/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011, relativa alla lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile.
Il D.Lgs. 39/2023 ex art 16 ha, invece, previsto l’obbligo per le Federazioni Sportive Nazionali di redigere precise Linee guida per la predisposizione dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione.
Lo stesso art 16 del citato Decreto prevede poi il conseguente OBBLIGO per le Associazioni e le Società sportive affiliate di predisporre (o aggiornare se il sodalizio ne era già dotato) i Modelli organizzativi conformandosi alle Linee guida emanate dalla propria Federazione.
In data 31 AGOSTO 2023 la FIP ha quindi pubblicato le Linee Guide previste dal citato D.Lgs. 39/2023 (reperibili anche al link https://fip.it/linee-guida-per-la-tutela-dei-minori-prevenzione-delle-molestie-della-violenza-di-genere-e-di-ogni-altra-condizione-di-discriminazione/).
Pertanto ENTRO 12 mesi ( e quindi entro il 31.08.2024) le Associazioni e Società sportive dovranno obbligatoriamente adottare tali modelli.
La mancata adozione sarà sanzionata dagli Organi di Giustizia Sportiva.
Tali Linee Guida della FIP disciplinano quindi gli strumenti per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale ovvero per le ragioni di cui al d.lgs. n. 198 dell’11 aprile 2006 sui tesserati, specie se minori d’età e recepiscono sia le disposizioni di cui al d.lgs. n. 36 del 28 febbraio 2021 e di cui al d.lgs. n. 39 del 28 febbraio 2021 nonché le disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del CONI in materia e i Principi Fondamentali per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione dettati dall’Osservatorio Permanente del CONI.
L’obiettivo che la FIP si prefigge è quindi quello di fornire una guida alle proprie Affiliate per la predisposizione dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta
In particolare, le Linee Guida perseguono diversi obiettivi tra cui :
a) la promozione dei diritti di cui agli articoli successivi;
b) la promozione di una cultura e di un ambiente inclusivi che assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i tesserati, in particolare minori, e garantiscano l’uguaglianza e l’equità, nonché valorizzino le diversità;
c) la consapevolezza dei tesserati in ordine ai propri diritti doveri, obblighi, responsabilità e tutele;
d) l’individuazione e l’attuazione da parte delle Affiliate di adeguate misure, procedure e politiche di safeguarding, anche in conformità con le raccomandazioni del Responsabile Federale delle Politiche di Safeguarding, che riducano i rischi di condotte lesive dei diritti, specie nei confronti di tesserati minori;
e) la gestione tempestiva, efficace e riservata delle segnalazioni di fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e tutela dei segnalanti;
f) l’informazione dei tesserati, anche minori, sulle misure e procedure di prevenzione e contrasto ai fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e, in particolar modo, sulle procedure per la segnalazione degli stessi;
g) la partecipazione delle Affiliate e dei tesserati alle iniziative organizzate dagli Enti di affiliazione nell’ambito delle politiche di safeguarding adottate; h) il coinvolgimento proattivo di tutti coloro che partecipano con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva nell’attuazione delle misure, procedure e politiche di safeguarding delle rispettive Affiliate.
Per raggiungere tali obiettivi le Linee Guida prevedono e definiscono espressamente le varie le fattispecie di abuso, violenza e discriminazione distinguendo in particolare le seguenti tipologie:
a) l’abuso psicologico;
b) l’abuso fisico;
c) la molestia sessuale;
d) l’abuso sessuale;
e) la negligenza;
f) l’incuria;
g) l’abuso di matrice religiosa;
h) il bullismo, il cyberbullismo:
i) i comportamenti discriminatori.
Ai sensi dell’art. 33, comma 6, del d.lgs. n. 36/2021 la FIP prevede anche che le Associazioni e le Società sportive affiliate devono nominare, entro il 1° luglio 2024, la figura del c.d. “Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni”.
Tanto premesso, le Associazioni e società sportive avranno quindi 12 mesi di tempo per adottare e/o aggiornare i Modelli organizzativi.
In ultimo, si evidenzia che per le Associazioni e società sportive che in oggi non hanno adottato neanche i Modelli Organizzativi ex d.lgs. 231/01 (che si ricorda – come peraltro già illustrato in un precedente articolo apparso su FISCONOPROFIT – interessano anche i sodalizi sportivi) il nuovo obbligo di legge imposto dalla Riforma dello Sport potrebbe quindi essere l’occasione per redigere un modello organizzativo unico che tuteli il sodalizio sportivo su entrambi i fronti (MOG Dlgs 231/01 e MOG Dlgs 39/2021).
La corsa contro il tempo è quindi iniziata!
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