Titolare effettivo, stop del TAR … più tempo per la comunicazione

Sospeso il decreto del 29 Settembre del Ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit) per la comunicazione del titolare effettivo da parte del Tar Lazio. La scadenza era fissata per l’11 dicembre 2023.

Stando al dispositivo dell’ordinanza 8083/2023, la sospensione durerà fino al 27 marzo 2024 per permettere al TAR di analizzare la normativa e verificare le doglianze, rimandando a questa data la trattazione all’udienza pubblica.

Questo margine temporale servirà per consentire una modifica legislativa, seguendo i ricorsi presentati.

In alcuni di questi ricorsi, esposti anche da diversi trust, si contestano le mancate misure di riservatezza, senza mettere in discussione il registro e la sua utilità antiriciclaggio, ma la necessità a monte di un filtro preventivo sulla motivazione e la legittimazione per l’accesso ai dati contenuti.

In tutto questo, sotto discussione si mette anche una mancata disciplina uniforme che ha lasciato autonomia regolamentare ai singoli Stati membri.

Il canale telematico per la comunicazione rimane comunque aperto sospendendo l’applicazione delle sanzioni.

Cosa succede a chi ha già (e chi non ancora) comunicato il titolare effettivo?

Chi ha già provveduto alla comunicazione non deve fare nulla; invece, coloro che non l’avevano ancora inviata hanno più tempo per poter effettuare l’adempimento.

L’adempimento, visto che riguarda una direttiva dell’Unione Europea e quindi una norma sovranazionale, non si può cancellare e per gli enti privati dotati di personalità giuridica il tempo in più a disposizione è un’ottima occasione per definire meglio l’area dei soggetti interessati.

La posizione degli Enti del Terzo Settore e delle Associazioni Sportive Dilettantistiche

Fin dalla pubblicazione del decreto dirigenziale, gli Ets e le A.S.D. devono provvedere alla comunicazione del titolare effettivo.

Però, sia per gli enti del terzo settore che per le associazioni sportive molte volte la figura del titolare effettivo coincide con quella del legale rappresentante e quindi si poteva, in questo caso, evitare l’adempimento della comunicazione e lasciandolo d’obbligo solo per gli Ets e le Asd che avessero al proprio interno altre figure apicali.

Questioni ancora da risolvere…

Resta ancora irrisolto il problema per tutti gli enti privati con personalità giuridica del termine “fluttuante” della comunicazione del titolare effettivo.

Mentre per le società di capitali l’obbligo si adempie annualmente con il deposito del bilancio annuale, per gli enti privati questo non è previsto poiché il Dlgs 231/2007, seguendo il Dpr 361/2000, non ha esteso l’opportunità della comunicazione del titolare effettivo in sede di deposito dei conti annuali.

Di conseguenza, la prossima scadenza del titolare effettivo sarà allo scadere dell’anno rispetto alla prima comunicazione.

Perciò, se la prima trasmissione è avvenuta il 5 dicembre 2023, la prossima, salvo complicazioni, ci sarà il 5 dicembre 2024.

La complicazione è data dal fatto che il legale rappresentante di oggi potrebbe esaurire il proprio mandato nella primavera del 2024, in sede di approvazione del bilancio 2023.

In questo caso, il titolare effettivo avrebbe tempo trenta giorni dalla data della nomina (es. 28/04/2024) per effettuare la prima comunicazione (28/05/2024) che andrebbe rinnovata entro un anno dalla prima (28/05/2025) e così via.

Per gli ETS sarebbe invece utile utilizzare il termine del deposito del bilancio per effettuare l’adempimento: la soluzione potrebbe evitare il fiorire di sanzioni per la semplice dimenticanza dello specifico adempimento.

Non si può dire per le a.s.d. dotate di personalità giuridica acquisita mediante iscrizione al RAS.

Infatti, per loro al momento non è previsto il deposito del bilancio il che, oltre a generare altre preoccupazioni, riporta il tutto in una situazione incerta.

Fonte il Sole 24 ore “Titolare effettivo, stop del Tar. Più tempo per la comunicazione” del 9 Dicembre 2023 a cura di Giovanni Parente e “Titolare effettivo: il TAR sospende l’obbligo del deposito” di Fiscosport a cura di Gianpaolo Concari.