Le Faq di fase 2 battono il DPCM ai calci di rigore
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In breve
Sono ormai passati di moda, in fase 3, i D.P.C.M. … quasi come se le Faq avessero avuto l’elevazione a “norma di rango primario” … Un semplice aggiornamento delle faq di fase 2 ci permette di effettuare le assemblee “in presenza fisica”, bloccate dal D.L. “Cura Italia” e dal DPCM 26/4/2020?
Riportiamo il testo della FAQ del sito www.governo.it:
Possono svolgersi assemblee (ordinarie o straordinarie) condominiali, di società di capitali o di persone, ovvero di altre organizzazioni collettive?
Le assemblee di qualunque tipo, condominiali o societarie, ovvero di ogni altra forma di organizzazione collettiva, possono svolgersi in “presenza fisica” dei soggetti convocati, a condizione che siano organizzate in locali o spazi adeguati, eventualmente anche all’aperto, che assicurino il mantenimento continuativo della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro fra tutti i partecipanti, evitando dunque ogni forma di assembramento, nel rispetto delle norme sanitarie di contenimento della diffusione del contagio da COVID-19.
Resta ferma la possibilità di svolgimento delle medesime assemblee da remoto, in quanto compatibile con le specifiche normative vigenti in materia di convocazioni e deliberazioni.
Con distanziamento, con mascherine e tutti gli accorgimenti di fase 2 e di fase 3 – ci mancherebbe – ma ora sembra si possa tornare a convocare le assemblee delle associazioni che, nonostante il rinvio al 31 ottobre 2020, talvolta devono convocare i soci se non altro per richieste più esterne (banche, credito sportivo) piuttosto che dagli stessi soci. Ma tant’è … Covid-19 è anche questo!
Vale ovviamente, se ragioniamo in tal senso e ci teniamo la stampa della faq a comprova della nostra “buona fede”, nelle situazioni in cui non è possibile convocare l’assemblea in teleconferenza, come d’altronde nella maggior parte delle piccole associazioni o di quelle che hanno una platea consistente di associati.
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