I numeri del caro energia e l’impatto sui lavoratori sportivi

Nel 2022 i costi energetici per gli impianti hanno registrato un incremento tra il 200 e il 400% rispetto all’anno precedente, praticamente raddoppiando e passando da un’incidenza del 35% a una del 70% sul fatturato. In totale, l’incremento complessivo delle spese ammonta a quasi 1 miliardo di euro per le associazioni e società sportive. Gli impianti sportivi devono così far fronte ad un aumento dei costi dalle tre alle quattro volte, con la conseguenza di colpire fortemente gli operatori del settore, che vedono ridotti i loro compensi.

Nel corso dell’audizione, che vedrà coinvolti anche i principali rappresentanti dello sport italiano, dal Ministero alle Federazioni, sono stati presentati i dati sui lavoratori del settore sportivo. I dati Istat stimano 104mila occupati nel 2021, il 9% in meno del 2020, ma non tengono conto di coloro che operano come volontari nel settore sportivo, i quali si aggirano intorno al milione di soggetti.

È stata anche analizzata la situazione dei collaboratori sportivi, sotto il profilo delle questioni giuslavoristiche e previdenziali, che la Riforma dello sport con il d.lgs. 36/2021 si impone di tutelare. In occasione della gestione dei sostegni Covid, gestiti da Sport e Salute S.p.a. per 19 mesi, che ha valutato le domande ed erogato 1 miliardo e 100 milioni di euro in favore di 197mila beneficiari, è emersa la situazione reddituale dei collaboratori sportivi, con il 93,60% che ha dichiarato un reddito inferiore a 10mila euro nel 2019 e addirittura l’81,77% compensi annui inferiori a 5mila euro.

Le nuove misure sul lavoro sportivo vogliono tutelare proprio questa categoria di soggetti, offrendo loro tutele e una situazione reddituale migliore.

Un’altra novità della Riforma, questa già attiva dal 31 agosto 2022, è il nuovo Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche istituito dal d.lgs. 39/2021, che attualmente conta iscritte 111.951 a.s.d. e s.s.d. e tesserati 16.672.068 sportivi.

ItaliaOggi di Sabato 18 febbraio, ‘Il caro energia costa 1 miliardo’, a firma di Michele Damiani